Isole minori Covid free? Iniziativa del sindaco Forgione di Favignana

5 anni ago Tourism Manager 0

Vaccinare i residenti e creare delle oasi per un turismo sicuro. Proposte da Ischia e Favignana, e l’Europa riparla anche del passaporto sanitario

Nei giorni scorsi Francesco Forgione, sindaco del Comune di Favignana-Isole Egadi e l’assessore alla Sanità Dafne Borgia hanno inviato una lettera al presidente della Regione Sicilia Musumeci e all’assessore alla Sanità Razza – e per conoscenza ai primi cittadini delle altre Isole Minori –

con la quale chiedono che “???? ???????????????????????????????????? ???????????????????? ???????????????????? ???????????????????????? ???????????????????? ???????????????????????????? ???????????????????????????? ???????????????????????????????????????? ???????????????? ???????????????????????????????????????????????? ???????????????????? ????????????????’???????????????????????? ???????????????????? ???????????????????????????????? ???????????????????????????????? ????????????????????????????????????, al pari del personale sanitario e delle categorie a rischio”.

“La richiesta, come si legge nella nota del Comune, nasce da una doppia motivazione: dall’aver constatato quanto la condizione di insularità abbia rappresentato un grave ostacolo nella fase di prevenzione (gestione dello screening nel luogo di residenza); dalla richiesta di Federalberghi Isole Minori della Sicilia di porre particolare attenzione nel piano vaccinale ai lavoratori del settore turistico poiché, ???????????????????????????????????????? ???????? ???????????????????????????????????? ???????????????????? ????????????????????????????????, ???????????????????? ???????????????????????? ???????????????????????????????? ????????????????????????, ???????? ???????????????? ???????????????????????????????????????? ???????????????????? ???????????????????? ???????????????????????????????? ???????????????????????????????? ???????????????????????????????????? ????????????’???????????????? ????????????????????????????????????????”.

Una proposta che prende spunto da quanto sta avvenendo nelle isole della Grecia che già si sono avviate in questo percorso per salvare la prossima stagione estiva (leggi qui l’articolo). In Grecia però questo obiettivo è considerato una priorità nazionale, in Italia invece bisognerà capire se ciò sia possibile visto che la sanità fa capo alle Regioni.

Creare anche in Toscana isole “Covid free” in cui tutti gli abitanti sono vaccinati, potrebbe forse essere una strategia vincente per salvaguardare il turismo, principale fonte di economia dell’Arcipelago toscano. All’Elba se ne parla ma al momento una proposta ufficiale unitaria da parte di tutti i sindaci, in Regione a Firenze ancora non è arrivata.

A questo proposito Francesco Del Deo, presidente dell’Ancim, Associazione nazione Comuni isole minori e sindaco di Forio, sull’isola di Ischia, l’8 Febbraio scorso ha inviato una lettera al commissario Arcuri proprio in tema di vaccinazioni.

Il presidente Ancim ha proposto che nelle isole minori siano messe a disposizioni più dosi di vaccini per poter vaccinare anche le persone in vacanza.

“Le rappresento la necessità che, nel nuovo piano vaccini, venga conteggiata – per gli abitanti delle Isole minori – una quantità maggiore rispetto ai residenti abituali perché nei mesi primavera estate la popolazione insulare si incrementa notevolmente per effetto del flusso turistico.

Le Isole dovranno essere in grado di effettuare la prima dose o il richiamo per le persone che si trovano a soggiornare temporaneamente sull’isola. – si legge nella lettera del presidente Ancim –

E’ appena il caso di ricordare che la sanità è un servizio nazionale e garantirne la fruizione ovunque, anche nelle piccole Isole, significa tutelare il turismo che, come è noto, nelle isole è stato – nella presente stagione – fortemente penalizzato dalla pandemia e dal fatto che esso ha un periodo di fruizione molto ridotto nel tempo. Prevedere – da ora – e risolvere questo problema significa non continuare a penalizzare uno sviluppo notevolmente compromesso ed anche contribuire a risolvere il problema delle strutture e delle persone che devono effettuare le vaccinazioni.

La decentralizzazione, oltre che andare incontro alle esigenze dei cittadini, darebbe anche un contributo all’accelerazione della somministrazione dei vaccini” (vedi la lettera completa in pdf in fondo all’articolo).

Inoltre a livello europeo il tema del turismo e delle modalità con cui potrà riprendere nei prossimi mesi impone delle scelte, anche alla luce dei mutamenti del Coronavirus che non sembra accennare ad esaurirsi.

A questo proposito infatti si sta parlando di un passaporto vaccinale per chi viaggia.

Si tratta di una misura, già ventilata dalla presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen, ed è stata sollecitata anche dall’inviato speciale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l’emergenza coronavirus, David Nabarro, durante un’intervista su Sky News (leggi qui l’articolo).

Fonte www.quinewselba.it